DI GIANCARLO SELMI
Paula Almeida nei primi giorni di dicembre si era fatta visitare all’ospedale Carlo Poma di Mantova, per forti dolori al braccio e al torace.
I medici l’avevano dimessa con una raccomandazione: fare un controllo più approfondito.
Il controllo più approfondito consisteva in una risonanza magnetica.
Il primo posto libero per una risonanza sarebbe stato dopo 6 mesi.
Allora ha dovuto rivolgersi al privato, che comunque le aveva fissato un appuntamento per il 28 gennaio.
Intanto i dolori continuano.
Il 27 dicembre stava di nuovo male. L’accesso al pronto soccorso del Poma è in codice verde. Anche questo controllo è terminato con le dimissioni.
Dopo appena 24 ore la ragazza sta di nuovo male e ritorna al pronto soccorso questa visita in ambulanza.
Anche questa volta dimessa.
Muore dopo poche ore.
Probabilmente sarebbe basta un’immediata risonanza magnetica per salvare la vita a Paula.
37 anni, un marito e due piccoli figli.
Complimenti ai politici di qualunque colore e schieramento che in questi anni hanno distrutto la sanità.
Grazie a Pasquale De Falco