DI CLAUDIO KHALED SER
Il grido salito da Piazza San Pietro, “santo subito”, rivolto alla salma di Benedetto, é a dir poco imbarazzante.
Ma nel Regno della Magia dove il razionale conta poco più di zero, ci sta che la pancia urli ignorando la ragione.
La sua scomparsa ha messo fine ad una situazione comunque particolare, con due Re sul trono a governare un Potere che va oltre i tre locali più servizi del Vaticano.
Un Regno con confini smisurati che non ha mai avuto bisogno di cartine geografiche per delimitarne l’estensione.
Anche questo é Magia.
Pare che Bergoglio non abbia gradito la richiesta.
Già era difficile governare il Palazzo sul trono di riserva, di certo non sarebbe più facile averlo come santo sulla spalla.
Bisognerebbe conoscere cosa ne pensa il “datore di lavoro” che si é visto recapitare la lettera di dimissioni da un incarico ritenuto eterno o perlomeno “finché morte non ci separi”.
Probabilmente anche lui non ha gradito il grido della piazza.
La “santità” é una medaglia coniata per elevare qualcuno mettendolo là dove non lo si può discutere.
Chi si mette a far le pulci ad un santo ?
Si svuoterebbe l’Aula Magna.
I miei “santi” non stanno in Paradiso.
Probabilmente non ho la magia in testa.
Io li vedo aggirarsi tra le tende dei Rifugiati, sulle navi del soccorso, negli ospedali a curare gli ammalati.
Li trovo a servire una scodella di minestra, a sostenere bambini con gravi handicap vitali, nei centri per anziani dimenticati dalla famiglia, tra il personale di Emergency o di Medici senza Frontiere, tra coloro che spesso a rischio della propria vita, li accompagnano su sentieri sicuri lontani dai campi di concentramento libici.
Loro SI, fateli “santi subito”
O forse, aiutateli come potete.
Non c’é alcuna magia nel loro lavoro, ma solo Amore verso gli altri, condivisione della Sofferenza, sollievo per gli Ultimi e per quelli che hanno perso la Strada della Speranza.
Sono Uomini e Donne che hanno dedicato la loro vita al Prossimo.
Seduti per terra e senza trono.
Non sono “Emeriti” e non hanno bisogno di medaglie di cartone.
I loro castelli non sono di Gandolfo ma di Bani Walid, dove nemmeno dio vuole entrare.
I “santi subito” lo sono già.
Sono tutti li e non cercano un paradiso.
Vivono l’inferno in terra, ma non si tirano indietro.
E non hanno bisogno di un altare su cui stare..