LA PIAGA DELL’INFORMAZIONE ITALIANA

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Che il potere si serva dell’informazione per manipolare i cittadini è un fatto assodato.

Il tema è stato più volte trattato anche cinematograficamente e in quella dimensione è rimasto poiché nulla si fa perché l’ informazione svolga il ruolo di vigilanza che la democrazia le assegna.
In questo senso il quadro offerto dal nostro paese è desolante.
Precipitati nelle bolge delle classifiche sulla libertà di stampa, negli ultimi due anni e mezzo siamo stati investiti da una valanga di informazioni che hanno impedito ai cittadini di capire la realtà in cui erano immersi o il futuro che si andava profilando.
I media dovrebbero essere indipendenti e di certo non lottizzati da forze politiche su cui sarebbe necessario vigilare piuttosto che “servire”. Il risultato di questo operare è catastrofico e la storia del paese è intrisa di sangue su cui l’informazione, serva del potere, ha mistificato e deviato dalla verità a cui invece avremmo tutti diritto.
Oggi il governo ci sottrare risorse e futuro ma ha trovato finanziamenti per l’editoria il cui obbiettivo ormai è convincerci che la buona politica si esprime con norme avulse al dettato costituzionale, il quale invece obbligherebbe le istituzioni a mantenersi entro il perimetro stabilito dagli articoli della carta.
Ma ciò non avviene da tempo e il cittadino, marginalizzato ma ormai ammaestrato e inerme, subisce gli effetti di norme giuridiche il cui obiettivo sembra essere la frammentazione sociale e perfino nazionale come si vede nel progetto dell’autonomia differenziata. Ma questo è quasi nulla rispetto ai danni provocati negli anni dall’informazione italiana, omertosa e collusa, che addirittura condivide gli stessi obiettivi di chi abita i palazzi.
Sono assolutamente convinto che intellettuali e giornalisti conoscano i dettagli di una realtà parallela dominata da inquietanti interferenze atlantiche. Fatti che non si vogliono divulgare essendo i giornalisti pagati apposta per tacere o mistificare. I venduti, viscidi come anguille nella pozza di fango, offrono menzogne attraverso media tossici e ancor più bastardi di quelli che negli anni settanta negavano stragi e ne proteggevano i mandanti.
L’informazione italiana è una piaga purulenta sostenuta da politici che condanno senza mezzi termini. Proprio grazie al velo putrido dell’informazione collusa, si allarga la rete dei turpi segreti di Stato, dei crimini della reticenza e dell’ipocrisia.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "EGRETO TO DI EGREY EGRETO 5 SEGRETO DI STATO"
Armadi pieni di vergogne e strani suicidi, morti ammazzati in carcere, caserme e ospedali.
Dalle logge massoniche alle discariche radioattive, alle trattative tra Stato e mafia.
Dalla Costituzione antifascista depauperata, al silenzio sui crimini economici.
Le stratificazioni di crisi che annullano i diritti e la dignità degli inermi precipitando il paese verso il medioevo acclamato dagli stolti, la corruzione, la privatizzazione dei beni pubblici, l’esportazione di capitali, l’evasione fiscale.
Oggi il paese è vergognosamente ineguale, incomparabilmente più povero e per pochi burattinai estremamente più ricco.
L’Italia è più precaria, più fragile e disagiata, più volgare, più violenta e intrisa di soppraffazione, perciò assai più esposta al pericolo di precipitare in un nuovo assolutismo ideologico.
Ma davanti a tutto questo l’informazione, professata liberal e più falsa che mai, pubblica sterco a palate sulle vacanze di Giuseppe Conte e opina addirittura su chi paga.
Che dire? Fate voi.