DI CLAUDIO KHALED SER
La “sofferenza” di chi ha subito un abuso, di chi é stato vittima di un crimine, NON sarà mai cancellata nè minimamente addolcita dalla condanna di colui che questo crimine ha perpretato.
Quando accade un fatto delittuoso, i fari sono puntati su chi lo compie, il mostro che ha osato distruggere una vita, macchiarsi del delitto.
Si invoca la “giustizia” per riparare.
Ma quale riparazione ?
Chiedetelo ad un Bambino violentato, ad una Donna stuprata, ad un Uomo ucciso per strada durante una rissa.
Chiedetelo a loro se la condanna mitiga il dolore.
Poco mi importa se Salvini verrà condannato ad un mese, dieci anni o all’ergastolo.
“Quelli là” che sono Esseri Umani, che sono Persone, che sono Uomini, Donne, Bambini, la loro pena l’hanno ampiamente scontata su di una nave in balia del mare.
Che cavolo vuoi che mi importi se adesso quel presunto ministro, tronfio e gonfio di padanesimo, viene condannato ?
La condanna asciugherà il dolore causato?
Non voglio dire che non sia giusto condannare il colpevole, ma puntando i riflettori su di lui, si spegne la luce sulle vittime.
Si pone in secondo piano chi quel crimine, qualsiasi crimine, ha inciso sulla pelle.
E la condanna del colpevole non rimargina la ferita.
Mai.
Evitare che possa accadere ancora.
Questa é l’unica strada da percorrere.
Il mondo é pieno di Salvini, di Conte, di Piantedosi.
Serve la prevenzione.
Renderli innocui come si fa con l’influenza.
Vaccinare il Popolo non contro il dolore delle vittime ma contro l’arrogante potere del criminale.
Tutti ricordano il “mostro di Firenze”.
Qualcuno ricorda chi erano i morti, come si chiamavano, cosa é stato delle loro famiglie devastate dai delitti ?
Freda, Ventura, le bombe…..
Ma e i morti ?
Li avete mai chiamati per nome ?
Sapete chi erano gli Agenti morti al seguito del Generalissimo?
No, ma conoscete bene Toto’ Riina e quello schifoso di Brusca.
Le vittime sono importanti solo quando lo sono prima d’esserlo.
Falcone e Borsellino, Mattarella, altri ancora….Vittime eccellenti.
E per i “non eccellenti” cosa si fa ?
Penso a quelli sulla nave.
Alla loro paura, alla loro disperazione.
Penso a quelli finiti in fondo al mare.
Alle loro madri che ancora aspettano una telefonata che non arriverà mai.
Pensate che saranno felici di sapere che quei bastardi degli scafisti sono in galera?
O staranno su di una sedia a girare e rigirare tra le mani la foto del figlio scomparso?
Guardiamo il dolore.
Promettiamo di fare tutto il possibile in modo che non possa annientare ancora.
Giuriamo di fare qualcosa affinché non ci siano più vittime.
Mettiamo nelle scuole un’ora di Rispetto.
Insieme a Matematica e Geografia, insegniamo i numeri della violenza e i confini della legalità.
Insegniamo loro che Rispettare le Donne DEVE essere una cosa talmente normale che solo un mondo malato ne parla.
Uno sano non avrebbe bisogno di farlo.
Insegniamo loro che un Essere Umano, bianco, giallo nero o verde, é una Persona.
E lo é ovunque esso si trovi, sia che stia su di una barca o sulle sedie rosse del potere.
Anche questo DEVE essere una cosa talmente normale che solo un mondo malato lo precisa.
Uno sano non avrebbe bisogno di farlo.