DI CLAUDIA SABA
Teresa è solo un altro nome da aggiungere sulla lista delle donne uccise dai propri compagni.
Un nuovo femminicidio, questa volta a Trani, accaduto a sole 24 ore di distanza da quello di Martina Scialdone uccisa due giorni fa dall’ex a Roma.
Il presunto assassino, Massimo Petrelli di 52 anni e Teresa Di Tondo, 44, sono stati trovati morti nella loro villetta dove vivevano insieme alla loro figlia appena adolescente.
Teresa è stata colpita con alcune coltellate.
Dalle prime indagini condotte dai carabinieri l’uomo avrebbe prima ucciso la donna e poi si sarebbe suicidato impiccandosi in giardino.
Le cause non sono ancora ben chiare ma la cronaca resta sempre la stessa.
Le donne muoiono.
Quasi ogni giorno uccise da un “lui” che dice di amarle mentre le ammazza.
E non serve a nulla cercare di capire dopo, andare a fondo, chiedersi se la tragedia poteva essere evitata.
Certe tragedie si potranno evitare solo quando esisterà la critica costruttiva e non il giudizio.
Fino a quando le donne saranno considerate mamme/oggetto e non persone, racconteremo solo cronaca morbosa della morte senza ricerca della verità.