ATTILIO MANCA, UN MEDICO UROLOGO, UN UOMO CORAGGIOSO

DI PIETRO GURRERI

 

 

Lui era Attilio Manca, un medico urologo, un uomo coraggioso.

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Era nato a San Donà di Piave nel 1969, l’han trovato morto nella sua casa di Viterbo l’11 febbraio 2004.
Nel suo sangue, trovarono alcol etilico, eroina, barbiturici. Il caso è chiuso, un’overdose, ma Attilio non aveva mai fatto uso di stupefacenti, e allora suicidio, e tutto ugualmente archiviato.
Papà e mamma non ci stanno, e combattono. Attilio era mancino e quella siringa – impugnata da una mano destra – non ha lasciato una sola impronta. Chiedono che l’inchiesta sia riaperta, ne fanno l’unica ragione di vita.
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Passano dieci anni, Servizio Pubblico scopre una colluttazione, ne passa un altro e un pentito dice che, dopo la morte di quel medico, un tale Salvatore Rugolo, mandante dell’omicidio di Beppe Alfano, era infuriato con il capomafia di Barcellona, a suo dire responsabile dell’omicidio di Manca, chiamando in ballo anche il boss dei boss Bernardo Provenzano.
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Giugno 2012, la nebbia comincia a diradarsi.
Una intercettazione risalente all’autunno del 2003, parlano amici del boss, e dicono, riferendosi proprio a quel giovane medico: “Faremo fare la doccia al dottore”. Perchè gli avevano chiesto – lui così bravo – di operare Provenzano nel suo bunker e lui aveva rifiutato. Uno sgarbo pagato con la vita.
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Ieri, la conclusione.
La Commissione antimafia pubblica il rapporto su Attilio Manca. La sua scomparsa è omicidio di mafia, l’associazione mafiosa che vi ha preso parte è “quella facente capo alla famiglia di Barcellona Pozzo di Gotto”. Il mandante, il boss Bernardo Provenzano, la ragione “le cure sanitarie” richieste “dal latitante corleonese”.
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Sono passati 19 anni, e finalmente anche per lo Stato Attilio Manca è un Eroe.
Grazie Dottore per il suo esempio.

     Articolo di Pietro Gurreri da

20 Gennaio 2023