DI MARIO PIAZZA
Non accadeva da molto tempo che i Sorelli d’Italia perdessero mezzo punto nei sondaggi.
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Sì, lo so, l’attendibilità dei sondaggi vale quel che vale e cioè pochissimo ma è infinitamente superiore a quella dei trombettieri governativi che imperversano su tutte le reti televisive con qualche rara eccezione come Gruber e Floris, solo perché alla fine l’audience e gli introiti pubblicitari che ne derivano sono molto più concreti delle velleità destrorse di tutti i direttori di rete.
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Sì, lo so, governare è difficile quando la coperta dell’economia è troppo corta. Un conto è sbraitare da un palco scemenze inverosimili della serie “E’ finita la pacchia” buone solo per entusiasmare i frallocconi ed è un altro conto mettere in fila i numeri per dare riscontro delle proprie capacità a un elettorato a cui stanno a cuore soltanto i propri affarucci e che di ideologico ha solo battaglie di retroguardia contro gli immigrati, gli omosessuali, l’aborto e i rave party.
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Le capacità?
L’unica capacità emersa finora è quella di abbindolare il proprio elettorato, per il resto la compagine dei ministri ha un potenziale politico, economico e sociale paragonabile a quello bellico dell’Armata Brancaleone.
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Diceva il saggio che si possono abbindolare tante persone per poco tempo oppure poche persone per un tempo più lungo, riuscirci con tante e per sempre è una prerogativa soltanto delle divinità.
Ogni frana comincia con un sassolino che rotola, speriamo sia così anche questa volta.
