DI MARINO BARTOLETTI
“Oggi se ne è andato il sorriso più bello del calcio italiano. Ciao papà…”.
Lo ha scritto Federico Castagner, figlio di uno degli allenatori più gentili e disponibili che abbia mai conosciuto.
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L’ho frequentato tanto, Ilario: dall’epoca del suo Perugia che – persino nel dolore – incantò tutti per coraggio, efficienza, dignità e “bellezza”, per non parlare delle sue stagioni milanesi su entrambi i fronti, alla guida, – soprattutto all’Inter – di grandi campioni (come Rummenigge).
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A Milano abitava in un residence senza pretese: non aveva mai cercato un’altra casa che non fosse quella di Perugia, la sua vera città del cuore (lui, veneto fino al midollo).
Ci eravamo un po’ persi di vista, ma ogni volta che ci reincontravamo erano sempre abbracci affettuosi e sinceri.
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È stato un allenatore serio e moderno. Dovunque ha lavorato (Bergamo, Roma, Ascoli, Pescara, Pisa) ha sempre lasciato una scia di umanità.
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