I “SACRIFICI” DELLA NOSTRA PREMIER

DI GIANCARLO SELMI

Giancarlo Selmi

 

Un titolo terrificantemente patetico.

.

Che però trasmette il senso del “sacrificio” della leader. Come se al treno nel quale viaggiava, fossero state tolte porte e finestre e spento il riscaldamento. E, poi, l’evocazione dell’immagine cinematografica del vento gelido, che ulula. Un classico.
Durante il ventennio, giravano le “gesta” di “lui” a torso nudo nei campi mentre, con una falce, raccoglieva quintali, che dico quintali, tonnellate di grano. Oppure di “lui” a cavallo, lanciato al galoppo, saltando ostacoli di una cinquantina di metri, come se fosse “lui” a scavalcarli e non il povero cavallo.
I titoli dei giornali, i documentari, le introduzioni al film nei cinema, curate dall’istituto Luce. Tutto allo scopo di magnificare.
I cervelli deboli obbedirono, aderirono al messaggio, credettero, fu fatto santo, anzi fu proclamato Dio.
Quasi cento anni dopo, hanno ripetuto il giochetto con Draghi, adesso lo fanno con Meloni.
Le storie iniziano sempre uguali e, forse, si ripetono. E così nascono i titoli come quello postato. Prova della manipolazione a cui continuano ad essere sottoposte le menti deboli e di quanto possa essere debole, ancora oggi nel 2023, la democrazia, senza una seria riforma dell’editoria. Senza una rigorosa legge sul conflitto d’interessi. Se si continuerà a non Impedire l’accesso alla proprietà di giornali e di emittenti radio-televisive, ai cosiddetti editori “impuri”.
Siamo sommersi di propaganda.
L’informazione, quella vera, in Italia è morta da tempo. Lasciata in mano a servi sciocchi e ridotta alla prostituzione
Senza che le venisse neppure celebrato il funerale.
.
.
.
.
Foto in copertina by ANSA