CONTE UNO, CONTE DUE, CONTE TRE…

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Non sono un estimatore dei 5 Stelle.
Per qualche mese li ho sostenuti con impegno ma l’ho fatto unicamente in chiave anti-Renzi sul finire del 2016, quando la mia vera parte politica era troppo impegnata nelle guerricciole interne per alzare le barricate contro la precarizzazione del lavoro e le altre schifezze che quell’orrendo PD ha rifilato ai suoi elettori.
Nel 2018 è arrivato il governo gialloverde e l’anno successivo quello giallorosso.
Ho riso di loro quando “abolivano la povertà” e volavano in classe economica, mi sono infuriato quando approvavano i decreti sicurezza ed esponevano il detenuto Cesare Battisti come un cinghiale abbattuto, li ho compianti per i selfie al ponte Morandi e per la bufala della piattaforma Rousseau.
Forse non ve ne siete accorti, cari compagni, ma quella roba lì non esiste più.
Gianroberto Casaleggio è morto e il figlio Davide è dato per disperso, Grillo si dibatte tra crisi mistiche e processi familiari e l’allegra brigata composta da Di Maio, Bonafede, Toninelli e compagnia cantante è solo un brutto ricordo.
Di quel Movimento è rimasto soltanto Giuseppe Conte, e anche lui oggi non somiglia affatto a quel burattino che chiedeva il permesso a Giggino prima di aprir bocca e che si offriva felice ai fotografi nel ruolo di sottopanza di Salvini.
Mentre tutto ciò accadeva la base elettorale del Movimento si dimezzava. Evaporati i fanatici, i manettari, gli illusi, gli ingenui e gli ignoranti, già confluiti a sostegno di altri partiti molti altri.
Ciò che rimane di “quella roba lì” è il 17% dell’elettorato e una classe dirigente meno ridicola, non abbastanza depurato e in forte debito di credibilità per poter essere considerato di sinistra ma sufficientemente dignitoso per fare pezzi di strada insieme su obiettivi comuni e per raggiungere la massa critica necessaria per un’opposizione efficace al fascioleghismo.
Io la penso così, non è il momento per essere schizzinosi e quindi i “compagni” dovrebbero piantarla di accanirsi contro il nemico sbagliato mentre questa superdestra fa carne di porco delle cose in cui abbiamo sempre creduto.
Io ve l’ho detto, poi fate come vi pare.