DI CLAUDIO KHALED SER
Cara Amica,
Oggi qui da noi si “celebra” la Giornata della Donna.
Si lo so, ti pare strano che ci sia un giorno dedicato a te, al tuo “essere Donna”.
Ti hanno detto che conti poco più di nulla, che sei utile tanto quanto una pecora e che hai un solo Diritto/Dovere : Ubbidire all’Uomo.
Non é così.
Devi sapere che tu sei un regalo che la Natura, nella sua straordinaria semplicità, ha fatto al genere umano.
Sei la culla della vita, colei che assicura a questo mondo di continuare ad esistere.
Sei riuscita a trasformare quei cinque minuti di piacere maschile, in qualcosa d’infinito, di straordinario, oserei dire di magico.
Noi qui oggi, ricordiamo la rivolta, il sacrificio e la lotta di Donne come te.
Abbiamo fatto tanti passi avanti, ma siamo ancora indietro.
Ci stiamo provando a rendere questo mondo più equilibrato, ma é difficile anche per noi continuare questa “guerra di genere”.
Ma non abbiamo alternative.
Fermarci é morire dentro, é ritornare alla caverna, alla clava, al velo che ancora oggi ti impongono di mettere.
E’ dare ragione a quelli che ti considerano una cosa.
Sai amica mia che nel mondo ci sono Donne come te che lottano anche per te.
Si tagliano i capelli e bruciano i veli, sfilano per le strade reclamando “PARITA'” e rifiutano d’essere proprietà di qualcuno, chiunque esso sia.
Lo fanno e nessuno le può fermare.
Ne puoi uccidere una, dieci, cento, ma le altre continueranno a marciare.
Per loro, per noi, per te.
Arriverà anche in Medioriente il vento della Libertà.
Soffierà forte sulle tue catene, le spezzerà, rendendoti DONNA E LIBERA.
E’ questa speranza che voglio regalarti oggi.
Dirti che non sei sola.
Dirti che non sei una capra, un oggetto, un nulla.
Dirti che sei Donna e davanti a te, io Uomo, mi inchino.