CI SONO CASCATI DI NUOVO

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Ci sono cose su cui le persone rispettabili non scherzano, e se qualche volta scappa loro una battuta per il puro gusto di esercitare un po’ di sano cinismo ciò avviene con amici che li conoscono bene e sanno interpretarla per quello che è.
Argomenti come lo stupro, le malattie terminali o la pedofilia non si prestano al pubblico dileggio sulle pagine dei quotidiani. Non è questione di moralismo o di buongusto, è che sono drammi che in qualche misura hanno colpito la vita di ognuno di noi e la cosa migliore che possiamo fare è tentare di non pensarci.
Tra questi drammi non evocabili per divertirsi credo che l’antisemitismo occupi il primo posto, per orrore e dimensioni.
Un conto sono le barzellette e le battute sulla tirchieria degli Ebrei, peraltro equamente condivise con Scozzesi e Genovesi, altro è pubblicare una caricatura di Elly Schlein con lo stesso naso adunco ed ebraico con cui la stampa del Terzo Reich inondava i Tedeschi in preparazione dell’Olocausto.
Ma come cavolo vi è venuto in mente, a voi del Fatto Quotidiano? Proprio voi che vi stracciavate le vesti per quel titolo “La patata bollente” che Libero dedicò a Virginia Raggi e che ha visto due omuncoli come Feltri e Senaldi condannati per diffamazione. Ma vi ha dato di volta il cervello?
Capisco la preoccupazione e persino la malevolenza per l’emorragia di consensi che la vittoria di Elly Schlein sta provocando nel vostro partito di riferimento, ma con quella caricatura avete stracciato Libero nella infausta classifica dello squallore e rischiate di rigettare tutto il Movimento 5 Stelle nella fanghiglia dei selfie al ponte Morandi, nella gogna di Fiumicino per Cesare Battisti, nella ferocia dell’aggressione alle navi delle ONG.
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Ripeto, come cavolo vi è venuto in mente?