MIGRAZIONI: È UN FATTO DI SPECIE (UMANA)

DI GIANFRANCO ISETTA

 

Sento una giornalista sulla 7, mi sembra si chiami Chirico, che parla di difesa dell’italianità di fronte alla “invasione” di migranti di altra etnia. Siamo tornati alle paure di Oriana Fallaci su una presunta sostituzione, prevalentemente musulmana, della popolazione europea, complice il calo di natalità in Italia, ma anche in Europa.

E allora?

La storia umana é fatta di migrazioni continue, noi stessi in un remoto passato abbiamo sostituito in Europa l’uomo di CRO MAGNON venendo dall’Africa, ma senza andare così indietro basti pensare agli Stati Uniti, un autentico crogiolo di etnie diverse che ne hanno fatto e ne fanno la sua ricchezza anche democratica, malgrado i mille limiti. La democrazia è più forte laddove c’è convivenza di etnie e non separazione. Ecco perché non si riesce ad accompagnare questi fenomeni epocali. E non c’è bisogno di scomodare la pur autorevole e importante voce di Papa Francesco per capirlo.

immagine by ONU

Certo c’è un problema di disuguaglianze tra aree del mondo da superare, figlie del nostro colonialismo oppure di una maldestra idea di esportazione della democrazia come nuova e più sottile forma di colonialismo. Ma chi l’ha detto che le forme attuali di democrazia non richiedano adattamenti e meno presunzione di superiorità verso altri popoli che non l’hanno ancora conosciute. Ma il fenomeno non è arrestabile.

Sento in questi giorni parole come RISCHIO DI UNA INVASIONE che in realtà non c’è, parliamo di spostamenti certo da governare ma di spostamenti dovuti a molte ragioni che tutti conosciamo.

Ecco io credo che questo sia uno dei discrimini tra conservazione, che non è solo di destra, e visione aperta verso il futuro e senza paure, avendo la capacità di governare un fenomeno che è insito nella specie umana.

Non è con le chiusure che si risolvono i problemi, forse nell’immediato si può pensare a qualche voto in più, ma la Storia va da una altra parte.