PAROLE, PROMESSE, ANNUNCI

DI BARBARA LEZZI

BARBARA LEZZI

 

Premetto di riconoscere a Meloni il coraggio di metterci la faccia in contesti scomodi come la CGIL.
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Ma per dire cosa ce l’ha messa questa faccia?
A parte la solita litania sul reddito di cittadinanza, non ha detto come intende dare ai beneficiari di questo strumento “la dignità di un lavoro adeguato”. Sue parole.
Ha promesso formazione retribuita agli abili al lavoro.
Bene, con quali soldi? Quanto promette ha un costo ed è anche molto elevato.
E i centri per l’impiego?
Come verranno riformati per garantire l’incrocio della domanda con l’offerta di lavoro? Non si sa anche perché servirebbero, di nuovo, altri soldi.
Ha assicurato che la riforma fiscale sarà vantaggiosa per i redditi medio-bassi.
Ma, anche qui mi chiedo, i soldi? Da dove verranno presi? Tenendo conto che non siamo in una fase di crescita sostenuta che potrebbe garantire maggior gettito per coprire diminuzioni di tasse, da qualche parte si dovrà tagliare.
È fondamentale sapere da dove si intendono prelevare le risorse perché il timore che si dia da una parte e si tolga dall’altra (detrazioni e deduzioni) è più che fondato.
L’allocazione delle risorse non è un dettaglio insignificante ma quello che fa la differenza.
Ma, soprattutto, quanto vale questa riforma fiscale che rivoluzionerà il Paese? Di che cifra stiamo parlando? Ancora non si sa.
Inoltre, non ha spiegato come verranno riformate le aliquote.
Dalle bozze che circolano, i vantaggi non andranno affatto ai redditi bassi.
Vedremo il testo appena sarà pubblicato e nel frattempo, accontentiamoci degli annunci.