DALLA RELAZIONE DELLA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA

DI BARBARA LEZZI

BARBARA LEZZI

 

Dalla relazione della DIA:

“Le imprese mafiose tentano l”inquinamento delle procedure di gare pubbliche già dalla fase di stesura del bando mediante varie forme di connivenza con funzionari pubblici. Le tecniche di penetrazione possono concretizzarsi già nella fase di programmazione e progettazione delle opere pubbliche tramite “azione corruttiva di funzionari e tecnici incaricati”.
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Nelle azioni delle mafie sta il debito pubblico che ci costringe a politiche poco espansive. Alle mafie dobbiamo i nostri servizi carenti, gli investimenti insufficienti, le file d’attesa per una visita specialistica, le opere incompiute o terminate con costi lievitati in maniera spropositata.
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La corruzione è sempre più Mafia.

E il governo che fa? Abbiamo il nostro presidente, Giorgia Meloni, che fa la dura, fa quella di destra tutta legge ed ordine e, mentre inventa reati per azioni già perseguibili, rincorre scafisti nel globo terracqueo e punisce rigorosamente i rave come se fossero emergenza nazionale, concede benefici carcerari ai condannati per corruzione e condona gli evasori.
Non è tutto, ha pure la faccia di mandare il suo Ministro dell’Economia a piagnucolare per scelte dolorose da farsi sulle pensioni alla faccia delle promesse salviniane.
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Ma Meloni è intoccabile, la sua luna di miele con il Paese continua.
A questo punto c’è proprio da chiedersi qual è l’auspicio degli italiani.
È questo che volevano o sono stati ingannati?