TROMBETTIERI

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Di qualsiasi argomento si parli, guerra, orsi, immigrati, politica, musica o ricetta della bagnacauda, c’è sempre qualcuno che interviene con la ferrea convinzione di essere più intelligente o preparato degli altri… e spesso quel “qualcuno” sono io.
Non credo ci sia nulla di male, confrontare il proprio pensiero con quello degli altri e se necessario sostenerlo con forza è salutare perché costringe ad approfondire e a volte modificare il proprio punto di vista o perlomeno a capire meglio quello del nostro prossimo, reale o virtuale che sia.
Qualche volta si esagera. Si diventa troppo aggressivi, si dileggia o si insulta l’interlocutore e se proprio non si riesce ad avere la meglio si salta a piedi uniti nella sua vita cercando di distruggerne la credibilità, come se fossimo tutti soltanto degli avatar e non ci fossero dietro di noi le nostre esistenze fatte di culture, esperienze e sentimenti tutti diversi tra loro ma tutti ugualmente importanti.
Va bene tutto, va bene persino esagerare. L’unica cosa che non va bene e che mi fa davvero incazzare sono gli interventi di chi prima di aprir bocca non si è preso la briga di conoscere almeno i punti fondamentali delle tesi di cui è portatore, non è obbligatorio ma se non si ha voglia di farlo meglio sarebbe rimanere zitti.