E’ MISERIA UMANA

DI SALVATORE GRANATA

 

 

Abitando in Emilia Romagna, a Forlì, sono particolarmente vicino ai cittadini emiliani e romagnoli, ai familiari delle nove vittime, ai 13mila sfollati e ai soccorritori che lavorano senza tregua e risparmio.
La neve non c’è più, i ghiacciai si sciolgono, alle siccità seguono le alluvioni. E, ogni volta, ci sorprendiamo, diciamo sempre le stesse cose e non facciamo nulla.
Poi c’è uno che mangiava ciliegie mentre si parlava di bambini morti e che ieri ha mischiato in un tweet una tragedia con una partita di calcio (salvo toglierla dopo un’ora, non subito), che è Ministro e pure Vicepremier. Cioè, siamo qui in mezzo all’acqua e questo se n’è uscito così.
Non è politica, ha a che fare con l’idea che si ha del mondo. È miseria umana.
E c’è una che preferisce mandare armi agli ucraini, spendendo parte dei soldi del PNRR, anziché aiutare la popolazione italiana in difficoltà, gli studenti e i disoccupati. E che parla di sovranismo senza neanche conoscerne il significato, ma solo lo scopo per trarne profitti personali e degli amici.
E c’è chi dice che non esiste il problema della siccità perché in Emilia ha piovuto e anche abbondantemente.
Il clima è alla frutta e i nostri governanti propongono ponti e cementificazioni senza comprendere le loro incompetenze.
Siamo nelle mani di “scappati di casa”.
Sono loro gli scappati di casa e ignoranti come la coca cola nel deserto.
E chi li vota è complice e incapace di intendere civiltà e solidarietà.