DI CLAUDIO KHALED SER
Un bravo medico sa come intervenire, quali decisioni assumere per salvare la vita del suo paziente.
A volte, e certamente con dolore, deve intervenire in modo drastico, magari amputando una gamba per salvare il corpo, altre volte somministrando farmaci nonostante le eventuali e pericolose contro-indicazioni.
E’ la vita del malato in gioco e lui fa di tutto per salvarla.
La TUNISIA é un Paese malato.
Lo é da sempre,
da quando i colonialisti francesi sono stati costretti a lasciarla,
da quando Bourghiba prese il potere cercando di mettere ordine in un Paese orfano di Regole,
da quando un dittatore come Ben Ali insegnò l’obbedienza come unica fonte di vita politica,
da quando la Rivoluzione lo cacciò instaurando l’anarchia,
da quando il Partito Islamico instaurò la Fede al posto della Ragione.
Nessuno in tutti quegli anni insegnò ai Tunisini cos’é la Democrazia, nessuno lucidò la colonna portante della Libertà che é il Rispetto.
KAIS SAYED, eletto dal Popolo al ruolo di Presidente, ha iniziato a farlo.
Ha usato maniere forti?
Certamente, come un medico farebbe davanti ad un malato in gravi condizioni.
Ha messo da parte la Filosofia, cioè l’arte d’affermare il tutto in contrasto col tutto ?
Si, lo ha fatto, privilegiando la “Real Politic” cioè la politica concreta, realistica, fondata sugli interessi del Paese e sulla realtà (interna o internazionale) del momento e non sui sentimenti, le ideologie, i principi dei libri.
La TUNISIA ha bisogno di concretezza, di atti veri e non di fumose dichiarazioni libertarie.
Cosa se ne fa il Popolo della Democrazia se non sa neppure cos’é e come usarla?
So che questo discorso piacerà poco nei salotti radical chic e che questa loro puzzetta sotto il naso impedirà a costoro di capire quanto é importante che il Maestro insegni, che il Dottore curi, che il Popolo comprenda l’uso del Rispetto e della Ragione.
Gli occhi occidentali abituati a guardare il loro sistema di vita, le loro sacrosante conquiste, non riescono a vedere la complessità di un Paese diviso tra mille fazioni, lacerato da fondamentalismi ed in preda a sussulti che non hanno nulla di “democratico” ma sono solo richieste arroganti della libertà di fare quello che a loro conviene e non quello che é giusto per il Paese di tutti.
KAIS SAYED, Professore di Diritto Costituzionale, ha chiuso il Parlamento, ha riscritto la Costituzione là dove era necessario riscrivere.
Prima di stracciarvi le vesti gridando al “colpo di stato” avete letto quella Costituzione ?
Avete capito cos’era diventato quel manipolo di persone chiuse nel Palazzo, intente solo a scambiarsi favori clientelari, indebitando ancor di più il Paese, mettendo i propri interessi personali davanti a tutto?
NO, probabilmente non lo sapete o mai capito.
Risparmiatevi le vostre lezioni di Democrazia,
Noi qui stiamo imparando la nostra e a nostre spese, calandoci nella nostra realtà.
Stiamo pagando un prezzo altissimo per incominciare a capire il Diritto e non abbiamo certamente bisogno di “professori” che spesso esportano le loro idee “democratiche” a suon di bombe e attentati.
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Salam aleikum.