DI ORSO GRIGIO
Voglio fare subito i complimenti a Giacomo Possamai, il nuovo sindaco di Vicenza.
Persone di cui mi fido mi dicono che sia una gran bella persona, e visto il clima generale di totale disfatta deve avere dietro anche una grande squadra se sono riusciti a vincere.
Provando che vincere si può. O almeno si potrebbe.
E questa era la bella notizia.
L’unica.
Per il resto, cara Schlein, cara si fa per dire, il problema non è che c’è ancora un forte vento di destra, ma che non ce n’è uno di sinistra. Nessun soffio, non si muove una foglia, neanche un impercettibile alito.
Vedi, non è che li hai sorpresi e che non ti hanno sentito arrivare, è che non ti hanno proprio filata di striscio.
Il problema è che ti hanno descritta come una di sinistra, addirittura estrema, ma erano solo pretesti per uscire dal partito o avvertimenti per impedirti di esserlo davvero.
Il problema è che in chi sognava un cambiamento si erano create aspettative, le persone credevano in te e molte ancora ci credono, ma appari volatile, evanescente, impalpabile, incerta. Anche a metterci la buona volontà e provare a scovare qualcosa di concreto dentro le mille parentesi che apri nei tuoi eloqui, si fa fatica a trovarlo.
Sembri frenata, insicura, trattenuta da mille legacci.
Se i legacci sono nelle tue idee, ci siamo sbagliati tutti. Se invece hanno una natura diversa serve il coraggio, altrimenti è meglio lasciar perdere.
Il problema è che se la linea del tuo partito continua ad essere quella del liberismo sfrenato, dell’atlantismo ottuso e servile, del centrismo politico e del raccattare qua e là qualche carica nella spartizione dei posti, in perfetto democristianstyle, potevano rimanerci Letta, Veltroni, Rutelli o qualsiasi altra inutilità distruttiva di quelle che ci sono state negli ultimi decenni, che si trattasse di ulivi, margherite o altre meraviglie floreali di stocaxxo.
Poteva rimanerci perfino Renzi, che tanto la differenza non è che sconvolga i sensi e le menti.
Il problema è che penso le stesse cose di Conte.
Il problema è che servirebbe davvero qualcosa di sinistra, qualcosa per cui lottare con l’orgoglio e la dignità di quelle idee.
Forse si perderebbe lo stesso, ma almeno avrebbe un senso.
E sapremmo perché.