POVERO RANUCCI

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Le inchieste di Report nel mirino del governo Meloni.

L’argomento è finito sul tavolo del consiglio dei ministri durante l’incontro tra la premier Giorgia Meloni e le parti sociali, mentre si discute di riforme e PNRR.
A tirare fuori il tema è stato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, che, premettendo di rispettare la libertà di stampa e il servizio pubblico (col cacchio) ha detto a Meloni che la trasmissione di Sigfrido Ranucci screditerebbe gli imprenditori agricoli, riferendosi a un servizio sugli allevatori andato in onda.
Anche il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti rispetta tantissimo la libertà di stampa ma si è lamentato con la premier, mica niente, del fatto che la tv di Stato non può ospitare programmi che ledano la reputazione delle aziende italiane.
Sono troppo colpito da tanto rispetto per la libertà di informazione e dall’idea che la Rai non può “ospitare” programmi che svelino quanta merda sia destinata alle tavole di cittadini intossicati e felici.
Ecco come funziona la libertà di stampa in Italia: puoi esprimerti nei canali nazionali se non fai vedere ai cittadini che i maiali vivono coi ratti di cui si cibano quando muoiono avvelenati dai ratticidi. Perché le aziende Italiane, caro Ranucci, hanno una reputazione da difendere, non come la salute dei cittadini, quella non è da difendere, anzi è da lesionare coi topi morti e i veleni negli insaccati.
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Viva il governo Meloni e viva i topi morti.