DI GIORGIO CREMASCHI
Gasdotto NordStream, Cremlino, centrale nucleare di Zaporizhia, diga sul Dnieper.
Tutti luoghi in cui la Russia avrebbe bombardato, colpito e danneggiato sé stessa, solo per dare la colpa a Kiev. Togliere l’acqua alla Crimea varrebbe la soddisfazione di accusare Kiev di terrorismo.
È tutto sempre più assurdo, ma soprattutto l’escalation della propaganda di guerra preoccupa perché più essa cresce, più grande e devastante è la guerra stessa.
Intanto, nel borbottio imbarazzato di palazzo e stampa, Zelenski ha mandato a stendere il cardinale Zuppi, dopo il Papa.
Kiev rifiuta ogni tregua e cessate il fuoco perché vuol vincere la guerra, la sola mediazione sono i nostri soldati, ha detto al Corriere il miliardario fascista Poroshenko, predecessore di Zelensky.
Che dice a questo punto Mattarella, come interpreta ora l’articolo 11 della Costituzione?
Nessuno può vincere, questa sporca guerra, ma tutti possiamo perdere. La catastrofe sul fiume ci fa intravedere cosa vorrebbe una dire un dilagare del conflitto in Europa. I mascalzoni che vogliono la guerra ad oltranza sono i soli che debbono essere sconfitti.
Basta con guerra, armi e guerrafondai
Ci vogliono subito il cessate il fuoco, negoziati e un COMPROMESSO di pace. Gridiamolo prima che il fiume della guerra ci travolga.
.
