DI BARBARA LEZZI
Mario Draghi, il presidentissimo da cui tutti pendono e dipendono ha parlato e ciò che ha preannunciato è tremendo.
L’Unione europea deve prepararsi, dice Draghi, perché l’unica soluzione alla guerra è la vittoria dell’Ucraina. Quindi, super Mario, a cosa esattamente dobbiamo prepararci?
A mandare anche i nostri ragazzi in guerra?
Ad essere obiettivo di guerra?
Draghi, nel suo discorso articolato che vi invito a leggere, preannuncia ancora aumenti dei tassi, crescita più bassa, debito pubblico da contenere.
E ancora invita a prepararsi.
Insomma, i suoi “dobbiamo prepararci” pronunciati dagli USA, hanno l’amaro sapore di una iattura imminente e, vedrete, saranno colti dalla maggior parte dei media e delle forze politiche che, come al solito, si inchineranno al presidentissimo che ha indicato la linea di seguire.
Sarebbe servito molto coraggio l’anno scorso per non fare scoppiare questa guerra, sarebbe stata fondamentale la politica che, anziché cedere alle sue personali ragioni di opportunità, avesse avviato immediatamente dei negoziati quando ancora non tutto era così compromesso da lutti e distruzione.
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Pagheremo cara la viltà del nostro Paese e dell’UE e pagheranno soprattutto i più deboli.
