DI BARBARA LEZZI
Assange, colpevole di verità.
Ho guardato un paio di telegiornali, ho letto la rassegna stampa e le agenzie di stampa, persino le dichiarazioni dalla masseria di Vespa e quelle dall’Annunziata ma nessuno parla di Assange.
Tutti, però, parlano di giustizia, di valori.
Valori altissimi come la libertà e si lamentano anche dell’eccessiva presenza della maggioranza in TV perché, dicono quelli che sanno, “un’informazione malata lede la salute della democrazia”.
E parlano pure di guerra.
Brutta cosa la guerra ma necessaria per difendere la libertà e gli immancabili valori occidentali.
Accidenti, quante belle parole!
Attenzione però a non disturbare i padroni altrimenti si rischia il calduccio della propria posizione.
È tutto pronto per l’estradizione di Assange negli USA dove lo aspettano carcere a vita e minacce di morte perché ha rivelato importanti informazioni su atroci crimini di guerra commessi dai soldati statunitensi.
È tutto pronto per mettere una pietra sulla vita di Assange e da noi siamo pronti al silenzio, a fare finta di niente e meglio ancora a dimenticarcene. Non merita neppure l’indignazione degli operatori dell’informazione, nemmeno una parola. Zero.
Questo è quanto e a me non piace affatto questa viltà diffusa che sa tanto di miseria umana.
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Da WWW.SCEGLIEQUA.IT