DI GIORGIO CREMASCHI
I mass media avevano appena finito di raccontare il viaggio del Segretario di Stato Blinken a Pechino come l’avvio del disgelo tra USA e Cina, che Biden ha provveduto a smentirli.
Il presidente americano ha insultato e sbeffeggiato il presidente cinese XiJingPing chiamandolo dittatore e facendo il gradasso sull’abbattimento dei palloni sonda. Che evidentemente non è più un fatto superato.
Sicuramente Biden ha dato spesso prova di essere sconclusionato e confuso. Tuttavia c’è una logica in questa follia, se ricordiamo che il presidente ha passato tutto il 2022 ad insultare Putin, allo stesso modo con cui oggi affronta il leader cinese.
Inoltre Biden ha affermato che l’uso nella guerra Ucraina delle bombe atomiche, naturalmente da parte russa, è possibile.
Se a tutto questo aggiungiamo che oggi La Stampa dà per possibile un intervento diretto della Polonia in guerra dopo il fallimento della controffensiva di Kiev, facendo esattamente l’esempio del 1914.
Se oggi si annuncia che Ursula von der Leyen chiede alla UE 60 miliardi aggiuntivi, sempre per la guerra.
Se sommiamo fatti e deliri, vediamo che essi ci portano in una sola direzione: l’escalation verso la terza guerra mondiale
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E in questo scenario è sempre più chiaro che Biden non è solo pericoloso per sé e per gli altri, ma per tutti noi.