DI GIANFRANCO ISETTA
Margherita Hack, l’astrofisica se ne è andata dieci anni fa.
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Come molti la stimavo sia per la sua intelligenza e la sua genialità, sia e soprattutto per la sua curiosità’ e il suo rapporto con la vita e con la morte.
Vorrei permettermi di ricordarla riproponendo una breve poesia che spero e penso le sarebbe piaciuta in quanto corrispondente alla sua visione del mondo e del nostro esserci
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Io lo so. Non mi attende
a percuotermi il corpo
la morte ma l’assenza
dentro il terso dell’aria
che si scioglie ai miei piedi
definendo lo spazio
assegnato alla sorte
e mi allegra la mente,
come i cieli d’Irlanda
quando volgono al bello,
esser parte del tutto.
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Gianfranco Isetta