CONDOMINIO “TERRA”

DI MARIO PIAZZA

Mario Piazza

 

Il nostro pianeta è come un condominio.

Immaginiamo una palazzina con 8 appartamenti (otto, come i miliardi di abitanti della Terra) dove soltanto uno è abitato da gente sufficientemente agiata e istruita per preoccuparsi delle condizioni dello stabile mentre negli altri sette vivono, o meglio sopravvivono, persone che chi più e chi meno devono lottare quotidianamente per mangiare, bere, curarsi, riscaldarsi, spostarsi e soddisfare le cento altre esigenze di qualsiasi esistenza. Chi ha viaggiato e ha visto con i propri occhi la povertà vera dell’Asia, dell’India, dell’Africa e dell’America Latina sa di cosa sto parlando e gli altri lo potrebbero facilmente immaginare se solo vi prestassero un po’ di attenzione.
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Architetti e ingegneri ci dicono, dati alla mano, che la nostra palazzina sta per diventare inabitabile e noi che ci siamo riservati l’unico appartamento davvero vivibile pensiamo di salvarla riciclando la spazzatura e comprandoci una macchina elettrica mentre negli altri sette non possono fare altro che continuare a combattere per la propria sopravvivenza.
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Purtroppo in un condominio contano i millesimi, e con i nostri miseri 125 tutto ciò che riusciremo a fare sarà di ritardare il crollo della palazzina di qualche giorno. L’unica vera soluzione sarebbe quella di aiutare gli altri sette condomini a uscire dalla loro miseria e invece continuiamo ad arricchirci alle loro spalle senza pensare che quando la palazzina finirà in macerie loro avranno ben poco da perdere, noi invece tutto.