DI CRISTIANO TASSINARI
Il presidente ucraino ha avvertito “gli occupanti russi di considerare il fatto di tornare a casa il prima possibile, mentre il ponte di Crimea è ancora in qualche modo operativo”. Ma la controffensiva continua ad essere deludente
Ottimismo sul fronte ucraino, nonostante due mesi di controffensiva con ben pochi progressi.
Nel suo consueto messaggio alla Nazione, mercoledì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che si stanno raggiungendo buoni risultati e che presto se ne vedranno i loro frutti.
Zelensky non ha dimenticato la penisola di Crimea:
“Ho tenuto diverse riunioni importanti sulla preparazione di eventi internazionali ad agosto, tra cui la Piattaforma di Crimea. Stiamo preparando un elenco di misure di fine occupazione per la Crimea. Misure complete: per la sicurezza, ma anche provvedimenti economici e sociali. Possiamo reintegrare rapidamente la Crimea nel tessuto statale dell’Ucraina. Gli occupanti dovrebbero già considerare che mentre il ponte di Crimea è ancora in qualche modo operativo, farebbero meglio a tornare, a casa in Russia”.
La vera novità strategica, tuttavia, è rappresentata dagli attacchi diretti alla penisola di Crimea, come ad esempio l’attentato al ponte di Kerch – detto anche ponte di Crimea e e “ponte di Putin” – che collega la penisola alla Russia continentale.
Articolo di Cristiano Tassinari, dalla redazione di
27 Luglio 2023