HANNO FORSE SPOSTATO IL PESCE D’APRILE A LUGLIO?

DI LEONARDO CECCHI

LEONARDO CECCHI

 

Forse sto sognando o hanno spostato il pesce d’aprile al 28 luglio.

Ma pare che sia stata depositata una proposta di legge che vuole REGALARE ai taxisti un’altra licenza oltre a quella che già hanno, con possibilità di venderla liberamente sul mercato.
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In sostanza lo Stato andrebbe a dare a ciascun taxista 60, 70, 80mila euro (ma anche 200mila a Milano) così, en passant.
E solo perché non si ha il coraggio di dare direttamente più licenze.
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Tutto questo mentre io, che sono di fatto un precario a partita iva, oggi devo pagare fino a dicembre uno stipendio allo Stato, che mi mangerà il 60% di quanto prendo al mese, perché c’è l’anticipo. E quell’“io” non rappresenta solo me, ma milioni di cristiani in questo Paese, soprattutto i più giovani che i contratti se li sognano. A cui si aggiungono dipendenti salariati a cui si estorcono denari su denari su denari ogni mese per servizi pubblici scadenti.
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A noi botte nei denti se si chiedono più diritti. Alle corporazioni si regalano decine migliaia di euro se fanno un paio di manifestazioni.
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Non scherziamo.
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Se passa questa roba non è uno schiaffo in faccia ai salariati e ai precari, ma un calcio di punta. E un affronto seriamente immorale al decoro e alla decenza.