DI MARIO PIAZZA
C’è un concetto molto più significativo di tutta la paccottiglia simbolica e militaresca che accomuna tutti i regimi di estrema destra, dal Cile di Pinochet all’Iran di Raisi:
la criminalizzazione dell’opposizione.
In Italia ci siamo arrivati in pochi mesi, da un paio di giorni è partita la campagna intesa a farci credere che contestare le decisioni del governo equivalga a seminare odio incitando allo scontro sociale. Pensarla diversamente e adoperarsi con ogni mezzo lecito affinché la propria idea di società serva da contrappeso o da limite allo strapotere di chi governa smette di essere il sale della democrazia per diventare un odioso reato che in un futuro prossimo potrà e dovrà essere represso con qualsiasi mezzo.
Una democrazia compiuta come la nostra ha due anticorpi naturali per difendersi da questa degenerazione: Il Presidente della Repubblica che con il presidenzialismo questo governo vorrebbe abolire, e la Magistratura il cui potere di controllo viene sistematicamente delegittimato, eroso e piegato all’arroganza del governo.
E’ lì che con un disegno preciso ci stanno portando mentre l’Europa sta a guardare e a volte persino applaude.
Per salvarci non rimane che il popolo, quello che per ora sta perdendo reddito, lavoro, servizi e libertà sociali e civili limitandosi a mugugnare e a belare come una pecorella smarrita.
Sogno il giorno in cui questa pecorella si trasformerà in tigre, e se questo è già un reato arrestatemi pure.
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