DI ALFREDO FACCHINI
Ventidue agenti, sotto processo, della Polizia Penitenziaria presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, sospesi a seguito dei pestaggi dei detenuti avvenuti nell’istituto nell’aprile del 2020 sono stati riammessi in servizio.
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La decisione è stata presa dal sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, Fratelli d’Italia, come ti sbagli. Il partito che ha avuto la spudoratezza di presentare una proposta di legge per modificare il reato di tortura, a loro dire troppo severo.
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I pestaggi sono stati documentati tramite le telecamere interne della struttura. Nel corso del processo, la Procura ha mostrato in aula i video registrati nel reparto Nilo dove sono avvenute le violenze: complessivamente 70 ore di girato.
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Sono 105 in totale gli imputati tra agenti, funzionari del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e medici.