DI GIORGIO CREMASCHI
Ci sono misure economiche che non possono essere ricondotte ai loro aridi numeri, ma che neppure è sufficiente considerare secondo i criteri della maggiore o minore giustizia sociale. Ci sono decisioni economiche che in realtà sono autentici crimini, che colpiscono la salute e la vita delle persone.
La decisione di Meloni e Salvini di togliere il reddito di cittadinanza a centinaia di migliaia di persone è uno di questi crimini.
Ora una donna a Salerno, privata di che vivere dal governo, ha tentato il suicidio, per fortuna venendo salvata.
Chi ha istigato a togliersi la vita questa persona?
Non so se ci sono i termini di reato, ma so che sul piano civile morale i colpevoli sono a Palazzo Chigi. E con loro tutta la infame banda di privilegiati e leccapiedi che in questi mesi, dall’alto del loro benessere e dei loro guadagni, ha dileggiato e offeso con ferocia i disoccupati e i poveri.
Tutti gli autori e i complici della campagna contro i fannulloni e i “divanisti” sono moralmente colpevoli del tentato suicidio della donna di Napoli. Ad essa deve andare tutta la nostra solidarietà, ma soprattutto un impegno:
Quello di far sì che chi ha umiliato e offeso i poveri, sia chiamato a risponderne politicamente e moralmente. Non lasciamo soli coloro che sono colpiti dalla stupida ferocia del governo, lottiamo con loro.
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