DI CLAUDIA SABA
Siamo certi di non sapere perché la violenza stia dilagando sempre più tra i giovani?
Non sarà per caso dovuto all’esempio ricevuto in famiglia dove il padre “insegna” ai figli maschi come diventare “uomini che non devono chiedere mai?”
Dove le donne restano sempre seconde con l’unico scopo nella vita di lavare, stirare, cucinare e procurare piacere all’uomo?
È la famiglia patriarcale.
“Un sistema sociale nel quale il potere, l’autorità e i beni materiali sono concentrati nelle mani dell’uomo e la loro trasmissione avviene solo per via maschile”.
È quella cultura creata dalle passate generazioni, dai nostri genitori, da una società in cui l’uomo era quello che, appunto, “non doveva chiedere mai”.
Ed è ancora così.
Oggi più che mai.
Con risultati aberranti sotto gli occhi di tutti.
Lo dimostrano gli eventi di queste ultime settimane con ripetuti casi di stupro, violenza, immagini e video condivisi sui social con numeri di visualizzazioni da capogiro.
La responsabilità è di chi esercita la violenza sotto ogni sua forma, ma ricordiamoci che il porno non lo hanno inventato i ragazzini di oggi.
I film porno, le commedie goliardiche, la mortificazione del corpo e dell’anima della donna, li hanno inventati i loro padri.
Quella generazione che catalogava le donne in puttane, troie e mignotte da una parte e l’angelo del focolare, quelle da sposare per intenderci, dall’altra.
Quella generazione che considerava i film porno “roba da veri machi”.
E prima ancora dei film porno aveva inventato i giornalini porno dove i termini usati per appellare le protagoniste femminili erano sempre gli stessi.
Quello che siamo oggi, parte da lontano.
Dalla cultura del Patriarcato dove violenza, abusi e stupri … erano la normalità.
E le donne soltanto giocattolo di piacere e potere dell’uomo.
Se vogliamo che le cose cambino in qualche modo
Si deve tornare a rieducare.
Ben vengano le campagne di sensibilizzazione per comprendere e combattere la violenza di genere
Ma occorre che prima dei figli siano proprio i genitori ad essere rieducati.
I figli imparano l’arte del possesso dal padre, è da lui che prendono esempio, e poi da mamme che hanno interiorizzato a tal punto il patriarcato da considerarlo ancora una normalità.