DI MARIO PIAZZA
Voglio scrivere questo post al contrario partendo dalla conclusione, per darvi modo di interrompere subito la lettura se non siete d’accordo: “Se non avete il tempo, la voglia o la capacità di occuparvi dei vostri figli la risposta è soltanto una: Non fateli!”
Mi avete fracassato i cosiddetti, cari genitori che per i vostri fallimenti date la colpa a tutti tranne che a voi stessi. Voi che non siete capaci di dire di no perché quel no non sapreste spiegarlo, voi che scambiate l’autorevolezza per autoritarismo, voi che pensate al vostro diritto di andare a divertirvi prima che al vostro dovere di formare uomini e donne responsabili, voi che non vi sentite autorizzati a frugare nelle stanzette e negli smartphone dei vostri figli contrabbandando la vostra trasandatezza per rispetto, voi che vi raccontate cazzate come “mio figlio mi considera un amico” o peggio “a me mio figlio racconta tutto”.
Balle, balle colossali.
Gemere in quella sala parto o sudare in sala d’attesa non vi ha trasformato automaticamente in genitori, al massimo potete considerarvi dei buoni riproduttori, stalloni e fattrici, se non vi assumete fino in fondo la completa responsabilità di chi non vi ha chiesto di venire al mondo.
Voi che non siete mai diventati adulti per davvero, voi che state disseminando nella società piccoli delinquenti e per giunta contagiosi mi fate venire in mente quelli che comprano o adottano un cane per poi alla prima difficoltà abbandonarlo in campagna o lasciarlo legato in un autogrill.
Voi non ve li meritate, né figli né cani. E adesso che mi sono sfogato mandatemi pure a quel paese come avete sempre fatto con chiunque abbia osato criticarvi.