DI TURI COMITO
A noi che abbiamo fatto il catechismo ci hanno insegnato che Dio è il creatore dell’universo. Colui che tutto sa, tutto vede, tutto può. Cioè colui che è onnipotente e onnisciente.
Alcuni di noi sono diventati atei o agnostici per semplice antipatia verso un tizio così combinato. Fosse stato anche il più giusto e amoroso degli dei possibili (e i fatti smentiscono questo assunto) francamente uno che è onnipotente e onniscente desta una certa diffidenza. Già stanno antipatici i potenti, figuriamoci gli onnipotenti.
Orbene, pare che il catechismo si sia sbagliato.
Dio non è onnipotente. Tutt’altro.
Scopriamo oggi, dalle fatate labbra della premier meloni, che Dio ha bisogno di essere difeso.
Da chi?
Da milionate di morti di fame, mi è parso di capire, che fuggono da fame, stenti e guerre e che cercano rifugio laddove c’è opulenza, obesità e “guerra” è un modo di dire per indicare i contrasti tra nullità tipo renzi/calenda.
E chi dovrebbe difendere Dio?
Ma naturalmente loro, quelli che già difendono la patria e la famiglia. Cioè a dire una accozzaglia di post fascisti, di reazionari intossicati dal presunto primato del colore della loro pelle pallida, di gente che mette i fili spinati elettrificati alle frontiere per non fare passare i morti di fame.
C’è del blasfemo nelle parole della “premierissima” più nota per le boccacce che fa quando parla che per altro. E qualcuno seduto sul trono di Pietro bene farebbe a ripescare l’antica usanza della scomunica visto che è impossibile ripristinare i roghi.
Ma c’è del buono in queste parole.
Magari ha ragione lei.
Forse Dio, se deve essere difeso, non è onnipotente.
Cadrebbe così la diffidenza, l’antipatia perfino il disprezzo che tanti di noi, atei e agnostici egualitaristi, abbiamo per i potenti.
Finirà che Dio ci starà simpatico.
E accorreremo in suo aiuto.
Per salvarlo dall’orda infelice generatrice di infelicità che vuole difenderlo.