DI GIORGIO CREMASCHI
La moglie di un operaio dello stabilimento Stellantis di Melfi ha deciso di raccontare lo sfruttamento, fino alla deportazione, che subiscono coloro che lavorano in quella fabbrica.
È il risultato ultimo del sistema Marchionne, imposto in FIAT nel 2010 con il plauso del palazzo, e poi dilagato ovunque.
Oggi in tutti i luoghi di lavoro, piccoli e grandi, dilaga un fascismo aziendale predatorio dei diritti, della dignità, della salute e della vita di chi lavora.
Tutta la classe imprenditoriale ne è colpevole.
E destra, centrosinistra, governi tecnici, sindacalismo complice, sono tutti responsabili di aver sottomesso la politica e la società al regime dei padroni.
In questi giorni nella Stellantis si susseguono scioperi per protestare contro il degrado delle condizioni di lavoro.
Finalmente, questa è la via giusta da percorrere.
La sola cosa da fare è organizzare e sostenere ogni resistenza, ogni ribellione, ogni rifiuto, anche i più piccoli, che mettano sabbia negli ingranaggi di questo regime. Per rovesciarlo infine, come merita e come è necessario.
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