DI CRISTIANO TASSINARI
DA EURONEWS
Nuova e improvvisa vampata di tensione nel Nagorno-Karabakh, regione separatista dell’Azerbaigian, dove la popolazione è a maggioranza armena. Cessate in fuoco, richiesto dalla comunità internazionale, in vigore da quest’oggi. Discussione il 21 settembre al Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
Migliaia di armeni hanno protestato martedì sera a Ereven, la capitale dell’Armenia, cercando di fare irruzione nel Parlamento.
Nel mirino, il primo ministro Nikol Pashinyan, di cui i manifestanti hanno chiesto le dimissioni, accusandolo di “tradimento” degli armeni del Nagorno-Karabakh, dopo l’improvviso riaccendersi del conflitto con l’Azerbaigian nella regione.
L’esercito dell’Azerbaigian ha dato il via, martedì, ad un’operazione militare nell’Alto Karabakh per “ripristinare l’ordine costituzionale”: questa la dichiarazione delle autorità di Baku, che hanno definito l’operazione “anti-terroristica”.
Mentre l’Azerbaigian insiste nel dire di aver preso di mira solo postazioni militari, gli armeni riferiscono di attacchi diretti contro infrastrutture civili, palazzi e case, in particolare nella zona di Step’anakert, il capoluogo del Nagorno-Karabakh (Khankhendi, in azero): ci sarebbero almeno 25 vittime e decine di feriti.
Oltre 7.000 i civili evacuati, secondo i separatisti del Nagorno-Karabakh.
Un conflitto senza fine
Il Nagorno-Karabakh, definita in armeno “autoproclamata Repubblica di Artsakh“, è un territorio separatista interno all’Azerbaigian, dove la maggioranza della popolazione è armena: l’Armenia ne rivendica la “proprietà territoriale e politica”.
Il conflitto tra Azerbaigian e Armenia ha trascinato i due popoli in lunghe guerre negli anni ’80 e ’90 e ad una guerra-lampo di sei settimane, conclusasi nel novembre 2020, vinta dall’Azerbaigian e che è costata all’Armenia pesanti concessioni territoriali.
La Francia ha chiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, prevista per il 21 settembre.
**Ma perché sono ripresi gli attacchi dell’esercito dell’Azerbaigian? **
Spiega Anar Eyvazov, portavoce del Ministero della Difesa azero:
“Abbiamo osservato movimenti militari da parte dell’Armenia nel Nagorno-Karabakh, come spostamento di unità da combattimento, operazioni di intelligence e infiltrazioni nelle profondità delle nostre posizioni e minare nuovamente le aree sminate. E persino sulle strade civili, a scopo di provocazione terroristica”.
Articolo di Cristiano Tassinari da
20 Settembre 2023