DI ENZO PALIOTTI
“La criminalità, la corruzione non si combattono solo con i carabinieri. Le persone per scegliere devono sapere, devono conoscere i fatti”.
Questa frase, considerata il “testamento morale” di Giancarlo Siani è oggi più attuale di quando fu espressa da Giancarlo, poco prima di cadere sotto i colpi della camorra.
Era il 23 Settembre 1985, Giancarlo aveva solo 26 anni.
Siani ha sempre cercato di onorare la professione che aveva scelto con coerenza, onestà e soprattutto correttezza nel pubblicare notizie che rispondevano alla verità, quello cioè che dovrebbe fare ogni giornalista vero. Purtroppo, spesso accade che si “vendono” notizie che devono fare opinione favorendo un’ideologia politica, un personaggio, la visione di un fatto, compiacendo il “padrone”.
Purtroppo, ciò sta diventando un modo di “informare”, non certo quello che intendeva Giancarlo Siani che per rispetto della professione e, principalmente, per rispetto del lettore non ha avuto paura di accettare un rischio che lo ha portato a sacrificare la sua vita.
Legittimo e doveroso quindi ricordare Giancarlo Siani e tutti quelli che, come lui, fanno di una professione così importante come quella del giornalista una missione di civiltà. Il miglior modo per ricordare Giancarlo Siani, e tutti quelli come lui, è seguirne l’esempio rimanendo fedeli ad un compito tanto importante quanto lo è informare.
Grazie Giancarlo, ti ricorderemo sempre.