DI SALVATORE GRANATA
Il fratello democristiano-tabacciano di Carlo Conti è il nr.1.
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Resterà indimenticabile per le sue imprese politiche.
L’ultima è eccezionale. Dopo aver ricevuto meno voti di Renzi (che grazie al rosatellum e a Calenda è rimasto in Parlamento) alle ultime elezioni nazionali, è riuscito a farsi nominare senza alcuna competenza in materia, dopo aver dato una spallata a Di Battista, al Movimento e a Conte (vedi Cancelleri, Azzolina o Di Stefano), diplomatico per gli affari europei nel Golfo Persico.
Ovviamente lo paghiamo noi tutti contribuenti europei.
Nel frattempo lui nel suo Grand Tour arabico incontra sceicchi, sultani, principi sauditi e del Bahrein e ci costa 1,8 milioni di euro per 21 mesi di lavoro, in cui sono compresi il suo stipendio di circa 16mila euro al mese e il suo staff che è composto da 4 diplomatici distaccati e indicati dagli Stati membri (in particolare da Francia, Germania, Italia e Romania).
Non solo.
L’ufficio di Cirino Pomicino jr. si trova a Bruxelles, presso il Seae, il Servizio europeo per l’azione esterna. Grazie al budget che gli è stato messo a disposizione vengono pagati oltre agli stipendi del personale di cui sopra, anche i viaggi, gli hotel, l’affitto dell’ufficio e dei computer, oltre all’organizzazione delle conferenze.
Così, giusto per informare, non solo chi fa le scelte di una classe dirigente “parentale” e imbarazzante al governo, ma anche per rinfrescare la memoria a chi sicuramente in buona fede, in passato ha valutato i curriculum di certi personaggi e poi gli ha dato il potere di disfare un giocattolo non perfetto, ma quantomeno buono e utile ai cittadini onesti.
