DI GIORGIO CREMASCHI
Un anno fa avevo l’onore di partecipare ad un assemblea per la libertà di Julian Assange, prigioniero politico della Gran Bretagna per conto degli USA, colpevole di aver rivelato le menzogne ed i crimini di guerra della NATO e che per questo rischia 175 anni di carcere.
Nessun proclama occidentale e della UE sui diritti umani è in buonafede, se non parte dalla richiesta della liberazione di Julian Assange, il Dreyfus del ventunesimo secolo.
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