DI GIOACCHINO MUSUMECI
Pino Insegno, tornato alla Rai per indiscutibile merito, dice lui, anziché storica amicizia con la premier Meloni, è stato demolito dal responso dei telespettatori.
Che ingiustizia!
Bocciato dall’audience, l’unico criterio che conta laddove si è schiavi di un sistema culturalmente marcito che stava per sdoganare Filippo Facci, pace all’anima sua; il paladino della meritocrazia snobbata dalla SX, fa i conti con la ventata di obsolescenza che ha ricoperto le pareti dello studio, testimone di momenti assai imbarazzanti.
ALLARME VIOLA: leggo dunque che l’anfitrione Insegno, per cui provo un po’ di sincera pena, si è rivolto infelicemente a una ragazza nel pubblico: “Le piacerebbe essere rapita da una banda di pirati eh?” E quella giustamente l’ha fulminato con un laconico e meritatissimo “NO”.
Pino! Che “poraccitudine”, una battuta che avrebbe funzionato ai tempi del “Drive In” Mediaset.
Caro Insegno, immeritevole di essere guardato perfino in un panorama televisivo scadentissimo, il che dovrebbe suscitare attenta riflessione presso i tuoi capi, col patetico share del 2% in calo sembri uno sfigatissimo Renzi televisivo.
A parte aver pubblicizzato malissimo il tuo programma, e c’è da meravigliarsene perché fa pensare che sia tornato in Rai più per supplica che per merito; da uomo canuto, ma pur al passo coi tempi, avresti dovuto capire che nel 2023 sostituire una 40 enne bellissima e perfetta interprete del ruolo pur minimale consacrato nelle spirito DEL MERCANTE IN FIERA con una più giovane ma inadatta, secondo il pubblico naturalmente, è un pessimo segnale di maschilismo coatto. Tesoro non sai giocare! Hai costruito anzitempo il patibolo su cui salire per farsi decapitare, precisamente ciò che è accaduto .
Fanno bene in Rai a dirottarti verso la sostituzione di Insinna e i suoi pacchi perché sei proprio il classico pacco, vecchio e pensionabile, televisivamente parlando naturalmente. In te la vecchiaia non ha portato saggezza e lungimiranza ma spettacolare insufficienza.
Non ti suggerisco di cambiare lavoro perché sarebbe ingiusto, sei più che perfetto per farti umiliare pubblicamente, BRAVO!