DI CLAUDIO KHALED SER
Era prevedibile che, prima o poi, la situazione esplodesse.
Ci sono alcuni punti che vorrei precisare :
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1) HAMAS non é una organizzazione terroristica, ma un movimento politico-militare per la liberazione della Palestina.
2)Hamas non ha invaso Israele perché quelle terre NON sono israeliane ma appartengono alla Palestina e da Israele sono state brutalmente occupate.
3)Lo stato fantoccio israeliano, disegnato sulla carta igienica dalle NU nel 48, ha confini molto precisi.
Confini che sono stati cancellati dai sionisti, giorno per giorno, con una guerra di occupazione e sterminio che dura da allora.
4)La fine della guerra sarà possibile SOLO quando nessun israeliano occuperà il suolo Palestinese e verrà riconosciuta la Palestina come Stato Sovrano.
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Detto questo, ribadisco la mia ferma e totale solidarietà al Popolo Palestinese, al suo Governo, al suo apparato militare, alle azioni che l’Esercito attua in difesa del Popolo contro la criminale e terroristica presenza degli israeliani sul suo territorio.
Ieri, il coraggio palestinese, ha sferrato un duro attacco contro l’arrogante politica militare degli usurpatori.
Un coraggio che il Popolo Palestinese pagherà drammaticamente in vite umane.
La ritorsione di Tel Aviv, non si farà attendere.
Già ieri i bombardamenti sui civili nella Striscia di Gaza sono aumentati in modo drammatico.
Molti i morti, moltissimi i feriti.
Colpito anche l’ospedale, sospesa l’energia elettrica, chiusi i rubinetti dell’acqua.
Quasi impossibile contattare le Persone che vivono prigioniere nel ghetto palestinese creato dai tanti governi di Tel Aviv.
Una cosa però dev’essere certa : Quella guerra NON avrà mai fine.
Anche dopo la repressione, anche dopo i morti palestinesi, anche dopo la distruzione di case, di scuole, di ospedali, la guerra contro Israele NON FINIRA’.
C’é un solo modo per porre fine al conflitto:
riconoscere la Palestina come Stato, riportare i sionisti nel territorio a loro assegnato nel 48, smilitarizzare Israele e riconoscere Gerusalemme come unica e sola Capitale della Palestina.
Se questo non avverrà:
“la guerra continuerà fino a quando, anche un solo Palestinese, avrà la forza ed il coraggio di combattere, fino a quando anche un solo sionista, calpesterà il suolo palestinese”.
(Hamas)