GUASTO E’ IL MONDO

DI ANTONIO CIPRIANI

REDAZIONE

 

Dalla redazione di REMOCONTRO

Guasto è il mondo.

Questo titolo di un libro di qualche anno fa, scritto dallo storico Tony Judt, mi è tornato in mente come sintesi estrema a fronte dello smarrimento profondo di questi giorni. Non sono un esperto di politica internazionale, non ho tutti gli elementi per giudicare con oggettività ciò che accade.

Ma non solo il solo, temo… Però io taccio e sono smarrito di fronte alla miseria drammatica della morte di cittadini inermi, di uomini, donne e bambini. Altrove è un fiorire di analisi incoscienti, di certezze assolute per sentito dire, di prese di posizioni mediatiche con la pelle degli altri, di cinismo che si fa cappotto di cammello per meglio affrontare l’inverno. 

Dico solo che per questioni etiche, per cultura e cuore, sono sempre dalla parte di chi soffre. Di chi ha meno. Di chi è perdente. Di chi subisce le bombe, di chi muore, di chi vede crollare il mondo e resta attonito e senza speranze. Forse neanche mi interessa fino in fondo di chi è la colpa, di chi la prima, di chi la seconda. Sono smarrito di fronte al male che ci scorre davanti agli occhi. E ho paura. Ne ho tante di paure.

Le mie paure mi danno il coraggio del dubbio. Spalancano orizzonti nuovi, esplorano dissenso e mi aiutano a non finire sotto il treno in corsa delle certezze assolute. Della cattiveria che si fa regola, dell’ignoranza che ne supporta gli ideali, dell’obbedienza ottusa vestita a festa. Mi fanno vivere senza assuefarmi al niente rabbioso che difende a suon di manganelli diseguaglianze ed efferatezze. Che nel corso dei decenni ha prosciugato il clima di fiducia reciproca che è alla base della società civile. E oggi, ballando sulle macerie del mondo, chiama tutti alla battaglia. 

Smarrito, continuo a vergognarmi di queste ingiustizie feroci. Continuo a non credere possibile che possano essere viste come regole alla base di una democrazia, a temere che dopo il peggio verrà il peggio. E detesto questa chiamata alle armi da parte di chi, nel caldo del potere, rende guasto il mondo.

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Di Antonio Cipriani, dalla redazione di 

15 Ottobre 2023