GAZA, STRAGE DELL’OSPEDALE: E’ GIA’ PARTITA LA DISINFORMAZIONE MEDIATICA

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Dalla redazione di KULTURJAM Andrea Zhok

La terribile strage israeliana all’ospedale Al-Ahli di Gaza con un numero di vittime ancora non chiaro (almeno 200 e 300 feriti ma altre fonti parlano di 500 vittime) fa dilagare le proteste. Abu Mazen cancella l’incontro con Biden. Stessa scelta da parte del governo giordano. In Giordania assalto all’ambasciata israeliana. Proteste anche a Tunisi davanti all’ambasciata francese. E Hezbollah proclama, per oggi, la giornata della rabbia. In soccorso arriva l’apparato mediatico che prova a confondere le acque.

Gaza, strage all’ospedale, parte la disinformazione

È partita la frenetica attività dei “professionisti dell’informazione” a spiegare al pubblico che:

a) l’ospedale è stato distrutto da un missile di Hamas andato fuori rotta. – Quando gli viene fatto notare che si tratta di missili con 20 kg di esplosivo, capaci di distruggere una stanza di un ospedale, non un ospedale, si passa a

b) sì, ma non capite, il missile sfuggito alla traiettoria ha colpito per caso proprio un deposito di munizioni di Hamas.
Nessuno gli ha fatto ancora notare che i depositi di munizioni non esplodono mai in un singolo colpo, ma con una serie di esplosioni (nel deposito dove evidentemente ci doveva essere un unico enorme blocco di plastico);

c) quanto all’annuncio, poi frettolosamente cancellato (ma rimasto in screenshot che già girano online), del portavoce israeliano, sull’avvenuto bombardamento dell’ospedale, beh, deve essere stato l’effetto di una momentanea incapacità di intendere e volere, capita.

D’altro canto per gente che ci ha spiegato per mesi che i russi si distruggevano da soli gli oleodotti, si sparavano addosso sulla propria centrale nucleare, e combattevano con le vanghe e senza calzini, queste sono performance assolutamente ordinarie.

 

Articolo di Andrea Zhok, dalla redazione di

18 Ottobre 2023