ISRAELE: DETERMINATI A UCCIDERE

DI GIOACCHINO MUSUMECI

Gioacchino Musumeci

 

Non ho parole per commentare la carneficina nella striscia di Gaza, solo sgomento e stupore. Purtroppo Israele è governato da irresponsabili le cui azioni, che ormai non invidiano quelle dei terroristi di Hamas, alimentano, dopo l’attentato al festival, una spirale di violenza senza precedenti. L’attuale governo Israeliano nella folle determinazione a uccidere, evidenzia una presunzione razzista che se ieri era un sospetto oggi è una certezza intollerabile.
Più di 7mila persone uccise tra cui 2900 bambini sono elementi di cui vergognarsi e non andare orgogliosi.
Tanto orrore non può e non deve trovare conforto presso alcun palestinese o israeliano né in istituzioni oggi disconosciute proprio da coloro che ne hanno legittimato l’autorità quando hanno sancito l’esistenza dello Stato di Israele.
Questo, perpetrando vessazioni e occupazioni dei territori palestinesi nell’accondiscendenza generale, ha più volte deluso la comunità internazionale silente più per questioni riassumibili in un debito morale, a parte Washington naturalmente, che regole di giurisprudenza internazionale. Debito la cui necessità di disfarsi oggi è più che mai urgente per il bene e l’equilibrio dell’intero medio oriente e stati non allineati infiammati dalla pervicacia con cui Israele persegue obiettivi con rabbiose efferatezze.
Le parole dell’ambasciatore Israeliano all’Onu Gilad Erdan dopo l’approvazione della risoluzione per una tregua umanitaria più che mai necessaria sono sconcertanti.
Contengono la presunzione che i desiderata israeliani assumano valore di norme anche quando comportino una carneficina inammissibile.
Il governo di Israele, visto il numero agghiacciante di vittime innocenti, soprattutto i bambini, sembra non avere interesse a salvaguardare la vita umana o quanto meno considera la vita dei palestinesi irrilevante. La condotta israeliana evidenzia che l’unica cosa importante nell’esasperante fondamentalismo fascista del governo Netanyahu sia la vita dei propri cittadini. E il metodo usato per tutelarli, spiace molto doverlo scrivere ma non posso esimermi, è precisamente quello della rappresaglia nazista: al brutale assassinio degli israeliani da parte di terroristi è seguita una rappresaglia che ha tutta la parvenza della vendetta finalizzata allo sterminio. E un governo civile non può assumere i connotati del carnefice che afferma di voler combattere.
Il tutto nella pretesa che lo sterminio palestinese sia legittimato dalle autorità internazionali; pena disconoscerle e proseguire nel disegno irrazionale che ha frammentato le flebili alleanze tra occidente e islam.
“Oggi è un giorno buio per l’ONU che non ha più un briciolo di rilevanza e legittimità” ha detto Erdan e poi ha aggiunto: “Israele non fermerà l’operazione finché le capacità terroristiche di Hamas non saranno distrutte e i nostri ostaggi non saranno restituiti” il che tradotto significa “Uccideremo chiunque finché non avremo ottenuto ciò che vogliamo”. Un delirio di onnipotenza da cui discostarsi con fermezza ed evitare il servilismo mostrato dalla nostra pavida premier.
A questo proposito va segnalato che la condotta dei vertici Europei è quanto mai vigliacca: capacissimi di chiedere l’immediato cessate il fuoco a Mosca, incapaci di chiederlo a Israele?
Un doppiopesismo tanto meschino insulta la civiltà democratica e magnifica la fiacca retorica di cui riempirsi la bocca per dare aria a cervelli di letame.