DI GIANFRANCO ISETTA
Francamente ci mancava anche questa, dopo Renzi, che fu bocciato sonoramente dall’elettorato e che da quel momento ha iniziato il suo irreversibile declino, ora arriva la Meloni con un pasticcio che ha il solo obiettivo di blindare le Istituzioni a suo vantaggio.
Al di là di questi elementi di politica avventurista, io penso che l’unica vera riforma necessaria sia quella elettorale per ridare ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento e non, come ora, di farseli imporre dai capi partito.
Cosa può esserci dietro a questa proposta mentre ci sono temi in discussione come il Bilancio dello Stato e a livello internazionale due guerre importanti come in Ucraina e in Palestina, più altre meno citate, le questioni ambientali, le differenze sociali crescenti e così via.
Io credo che si tratta dell’uso di un’arma di distrazione di massa rispetto alle crescenti difficoltà, soprattutto interne del governo Meloni.
Citerei a questo proposito un mio articolo del febbraio scorso “la democristiana Meloni” che richiamava già questi temi al netto delle ultime novità familiari e del tragicomico (per lei ma soprattutto per il Paese) episodio della telefonata con i due russi blogger.
In quell’articolo c‘era un monito finale sul destino che hanno incontrato altri suoi predecessori giunti al 30% prima della rovinosa caduta.
Ecco il link per leggere quell’articolo pubblicato il 21 Febbraio di quest’anno:
https://www.olnews.it/2023/02/22/la-democristiana-giorgia-meloni/