DI BARBARA LEZZI
La manifestazione del PD è la rappresentazione plastica delle contraddizioni della politica. Per non dire ipocrisia e menzogna della politica.
La classe dirigente del Partito Democratico è sempre quella che ha votato tutto quello che volle il governo Monti, legge Fornero compresa. È sempre quella che ha votato il Jobs act, i regali alle banche di Letta prima e Renzi poi. È sempre quella che ha appoggiato il governo dell’assembramento ed è arrivata in Parlamento al grido “noi vogliamo l’agenda Draghi”. Agenda che ha previsto (ne cito solo alcuni punti) la legge Cartabia che manda in fumo i processi, la legge sulle semplificazioni con l’attacco all’ambiente, la legge della delegazione europea che è un’agevolazione alla sanità privata, la scelta scellerata di mandare armi in Ucraina.
Di quale credibilità si può parlare con i soliti Franceschini che sono lì potenti come sempre?
Di quale fase nuova si può parlare se nelle fila del PD hanno trovato comode poltrone i segretari del sindacato più forte che hanno taciuto mentre si smantellavano i diritti dei lavoratori, dei malati e dei pensionati pur di aver un buon posto in lista?
Eppure, c’è chi va ancora dietro al PD!