DI MARINO BARTOLETTI
Penso che meglio di così Paola Cortellesi – attualmente la più brava e completa attrice-regista italiana – non potesse festeggiare oggi i suoi 50 anni. Il suo piccolo capolavoro in bianco e nero (“C’è ancora domani”) ha superato i venti milioni di incasso ai botteghini ed è verosimile pensare che possa veleggiare persino verso il doppio.
.
Ma al di là dei numeri – pur eccezionali e inattesi – ciò che sbalordisce di questo gioiello è l’incredibile attualità dell’insegnamento: che affonda con spiazzante realismo nel passato, ma che si fa monito e incoraggiamento per chi ancora, verso le donne, non ha messo a fuoco la parola “rispetto”!
.
Quello di Paola non è un messaggio “urlato”, pur nella drammaticità di alcuni passaggi. E’ un messaggio “forte”: questo sì. Che, all’occorrenza – e a tratti in maniera imprevedibile – sa pescare nella leggerezza e nell’ironia.
.
Insomma una “summa” del suo talento. Che parte dalla vocina preadolescenziale che gorgheggiava “Cacao meravigliao” con Arbore e, fra un Sanremo, un Macao, una Maria Montessori e un gatto in tangenziale, approda con solidità a quest’opera che sembra un punto d’arrivo, ma che potrebbe essere un punto di partenza verso traguardi inimmaginabili per questa ragazza cinquantenne solo per l’anagrafe.
.
Forse è meglio che Paola sgomberi (o raddoppi) la bacheca dei trofei. Mi sa che il suo “domani” è appena cominciato!
Qualcuno sa trovarle un difetto? Io no! Auguri campionessa!