DI CLAUDIO KHALED SER
Le soluzioni di un problema sono possibili solo quando se ne condividono le cause.
Essere d’accordo sul “finale” non implica esserlo su tutto quello che lo precede, anzi, le differenze che si mascherano dietro un accordo di facciata, diventano sempre più profonde.
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Facile unirsi nella commozione per il brutale omicidio delle CENTOTRE Donne assassinate, Giulia inclusa, ma difficile concordare sulle cause di questi omicidi.
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Il primo errore, fondamentale, é ritenere l’omicidio di una Donna, un “semplice omicidio”.
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Non é così.
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Dietro la lama di un coltello si nasconde il sopruso di ritenere la Donna una proprietà, incedibile a chiunque altro, anche a Lei stessa.
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L’Uomo, da sempre “padrone” delle vicende familiari, non accetta che il suo dominio venga messo in discussione e pertanto agisce di conseguenza. Questo é il “prima” che genera il “dopo”
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Nel momento in cui si negano il patriarcato e la sopraffazione maschile é impossibile condividere la definizione di “femminicidio”.
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Pertanto, seppur nella commozione generale, le cause restano distanti, anzi abissali.
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E poco importa se “dopo” tutti sfilano sotto la stessa bandiera.
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“Il femminicidio implica norme coercitive, politiche predatorie e modi di convivenza alienanti che, nel loro insieme, costituiscono l’oppressione di genere, e nella loro realizzazione radicale conducono alla eliminazione materiale e simbolica delle donne e al controllo del resto”. (Marcela Lagarde).
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Ogni anno la marcia del 25 novembre porta in piazza il dolore delle donne vittime di femminicidio. Ogni anno.
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Nel corso degli anni sono state elaborate le proposte di soluzioni che quasi sempre la politica non ha voluto ascoltare. Non si discute solo di come eliminare le uccisioni, si discute di come eliminare anche tutto quello che viene prima, le sopraffazioni di ogni ordine e grado. Ma é a questo punto che l’asse tra due Donne di potere, s’interrompe.
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Meloni e Schlein sono distanti politicamente, culturalmente e socialmente dalle cause che danno origine al femminicidio. Indossare “scarpe rosse” non le fa diventare uguali, é quando le Donne sono scalze che bisogna condividere.
