DI ALFREDO FACCHINI
Ecco l’ultimo bilancio del Genocidio in atto a Gaza. È spaventoso.
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Sono 15.523 i palestinesi assassinati. 41.316 i feriti. 7.500 i dispersi.
In questa carneficina almeno 6.600 bambini hanno perso la vita, 4.300 le donne.
280 i medici e 77 i giornalisti assassinati.
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Al frastuono quotidiano delle bombe sganciate da una tonnellata, fa da contraltare il silenzio assordante delle cancellerie internazionali complici dello Stato terrorista di Israele.
Tra i governi più compromessi si distingue quello Meloni. Dalla parte dei nazisionisti “senza se e senza ma”.
Le uniche ad alzare la voce sono le piazze di mezzo mondo. Non ci stanno. È inaccettabile quanto si sta consumando in quello spicchio di umanità.
Ma sembra tutto già deciso: spazzare via, con ogni mezzo, un popolo dalla sua terra. Installarci nuove colonie. Confiscare i giacimenti di gas, 600 metri sotto il livello del mare, a 30 chilometri al largo delle sue coste.
Quello che possiamo fare Noi?
Non abbassare la guardia e continuare a sensibilizzare chi avverte come inevitabile quanto sta accadendo.
Smascherando in primo luogo le oscene mistificazioni del mainstream. Boicottando infine tutti quei marchi che fanno business con il sionismo israeliano.
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E’ poco? Forse. Ma va fatto.
