DI PIERLUIGI FERDINANDO PENNATI
Siccome i nostri giornali non ne parlano volentieri mi rivolgo alla stampa estera, il Telegraph il 17 novembre 2022 titolava “Vladimir Putin si sta disperando nella sconfitta, è probabile che nel caos della guerra vi saranno più danni, è questo il modo in cui la Russia deve essere aggredita”. Lo stesso giornale il 7 dicembre 2023 scriveva “Putin è vicino alla vittoria, l’Europa dovrebbe esserne terrorizzata. Il tempo per l’Ucraina sta finendo, Il pericolo è che l’Europa subisca la stessa fine dell’impero romano”.
Gli increduli controllino pure, perché solo due giorni fa la rivista tedesca Bild scriveva che “L’Ucraina ha fallito la tanto attesa controffensiva contro la Russia. Ora è chiaro: l’Ucraina, ma anche gli Usa, hanno drammaticamente sottovalutato Putin e il suo esercito.”
L’articolo spiega come “Un rapporto rivela come gli Stati Uniti e l’Ucraina hanno pianificato il grande attacco contro le truppe russe e come hanno fallito.”
I nostri giornali non ne parlano ed i guerrafondai da divano cercano disperatamente smentite ma la morale pare essere che “Washington e Kiev hanno brutalmente sottovalutato Putin” e hanno commesso “enormi errori”, così il re è oggi nudo, la realtà è che i nostri “capaci statisti europei” hanno provocato la nostra recessione senza una ragione valida e senza cercare alcun dialogo mentre molti di noi erano troppo occupati a dividersi tra buoni e cattivi e stabilire chi avesse ragione per capire che ci stavano mettendo in guai seri e che erano complici di inutili morti al fronte e tra i civili.
A volte basta un po’ di buon senso, ma chi costruisce armi ne difetta e spera proprio nell’ottuso egoismo popolare.
Erigere muri ci rende solo più isolati, non più forti e sicuri, personalmente non cerco colpevoli, ma soluzioni, la guerra deve finire, in Ucraina come a Gaza.